Taiwan e Italia: un legame oltre le distanze
di Guido Gargiulo
Questo articolo è frutto di una collaborazione tra l’N.A.M.A. e l’Osservatorio Esteri Taiwan: un lavoro congiunto che unisce competenze e prospettive diverse con l’obiettivo di valorizzare le specificità di ciascun centro di studi e, allo stesso tempo, costruire uno spazio condiviso di dibattito sulla politica internazionale.
In questa breve analisi, si tratteranno i legami culturali e politici tra Taiwan e Italia, l’importanza della cooperazione tecnologica nei semiconduttori e il ruolo dell’Italia nel sostenere la visibilità internazionale di Taipei, per comprendere come questo rapporto vada oltre le mere distanze geografiche.
Identità condivise e diplomazia culturale
Taiwan, per quanto percepita come geograficamente distante, si presenta oggi maggiormente vicina all’Italia, non solo come interlocutore economico, ma anche come partner portatore di valori condivisi quali libertà, democrazia e tutela delle minoranze culturali. In una recente intervista Vincent Y. C. Tsai, rappresentante di Taiwan a Roma, sottolinea quanto l’Italia, con la sua antica tradizione artistica e la centralità culturale in Europa, sia fondamentale per il riconoscimento dell’identità taiwanese su scala globale:
“L’arte è un ponte che permette a popoli lontani di conoscersi meglio, e l’Italia, con il suo straordinario patrimonio, è un partner naturale.”
Sebbene i due paesi abbiano relazioni diplomatiche non ufficiali, negli ultimi decenni, il dialogo culturale e l’impegno mutuale crescono in modo visibile, andando ben oltre i confini ufficiali, nonostante il fatto che, allo stesso tempo, l’Italia ad oggi, come il resto dei Paesi europei, sostenga politicamente la cosiddetta “One China Policy”, rispettando per l’appunto il principio dell’unica Cina.
Vincent Y. C. Tsai, Rappresentante di Taipei a Roma
La lingua come veicolo politico e culturale
Visto che uno dei simboli più forti e rilevanti nella costruzione di una comune identità in una comunità risulta essere il possesso di una lingua comune, Taiwan ha puntato con decisione sull’insegnamento del cinese tradizionale, parte fondamentale dell’identità culturale del Paese. Questo programma, sostenuto da Taipei con il Taiwan Center for Mandarin Learning (TCML) - il corrispettivo dell’Istituto Confucio nel mondo - ha portato in Italia diversi centri che offrono corsi non solo di lingua, ma anche di ulteriori tradizioni o peculiarità che riguardano la cultura taiwanese, tra cui calligrafia, musica, cucina, storia. In particolare, le scuole di Roma, Siena e Milano sono diventate punti di riferimento per studenti italiani che desiderano avvicinarsi a una Taiwan percepita non solo come appendice geografica della Cina, ma come realtà distinta e Nazione sovrana. Tutto questo consente di affermare che Taiwan abbia dimostrato negli anni una notevole maestria nell’usare la cultura come strumento diplomatico, capace di creare ponti e di far conoscere al mondo la propria storia e identità.
Nonostante il suo numero esiguo, infatti, la comunità taiwanese in Italia si rileva essere ben integrata nel tessuto socioeconomico e culturale, grazie ad organizzazioni associative, eventi culturali, mostre e scambi accademici che rafforzano la percezione di Taiwan come Nazione indipendente. La creazione del TCML a Roma, già citato in precedenza, e l’insieme delle altre attività culturali e diplomatiche, dimostrano che non si tratta solo di diffusione linguistica, ma di una sapiente, proficua e costante costruzione di legami, di memoria e di comprensione, tutti elementi che aiutano a bilanciare le narrative più diffuse riguardo ai rapporti con la Cina. Quest’ultima, infatti, considera Taiwan come parte inalienabile del suo territorio definendola, nella sua narrativa ufficiale, una provincia ribelle da controllare e riportare all’interno dello Stato.
Tecnologia, semiconduttori e industria strategica
Taiwan è centrale nelle filiere globali dei semiconduttori ed è per questo che l’interesse italiano nei confronti di Taipei non è solo del tutto legato a questioni connesse alla politica interazionale, alla cultura o alla società. Aziende e startup italiane, infatti, guardano con attenzione a TSMC, la quale ha registrato risultati record, utili e investimenti in forte crescita, nonostante sia afflitta dalle tensioni legate ai dazi americani e alle restrizioni all’export tecnologico verso alcuni mercati. L’Italia, infatti, con la sua manifattura avanzata e le sue industrie di elettronica, ha interesse a garantire forniture stabili e rapporti trasparenti sui chip, sensoristica, automazione.
Tuttavia, in questa sede, si deve ricordare che trasferire o avviare produzioni avanzate di semiconduttori in Italia non sia una questione semplice. Si devono, infatti, conteggiare e valutare i costi di investimento, le esigenze energetiche e idriche, la necessità di una filiera di fornitori e di forza lavoro altamente specializzata, rendendo il processo estremamente complesso. A questi fattori si aggiungono poi i vincoli normativi e gli export controls, che possono rallentare eventuali piani industriali e gli aggiornamenti tecnologici. Negli ultimi anni, inoltre, TSMC e altri importanti attori taiwanesi hanno segnalato difficoltà pratiche (dall’accesso rapido a macchinari sensibili, a licenze di esportazione più rigide e a ritardi nelle forniture) le quali potrebbero avere un impatto decisamente negativo sull’espansione al di fuori dell’Asia.
L’insieme di tutti questi fattori spiega il motivo per cui molti progetti europei restino ambiziosi sulla carta ma risultino complicati nella realizzazione.
Nonostante ciò, Taiwan è da considerarsi un alleato naturale per difendere la resilienza delle nostre catene produttive, fondamentale soprattutto nello scacchiere geopolitico globale attuale.
Politica internazionale e visibilità di Taipei
L’Italia può giocare un ruolo chiave come ponte nelle istituzioni internazionali per sostenere la partecipazione di Taiwan negli organismi globali. Sul piano internazionale, infatti, Taipei lavora per avere un ruolo più visibile nelle agenzie tecniche (dall’OMS/Assemblea Mondiale della Sanità all’ICAO) sulla base di criteri funzionali e di cooperazione pratica.
Tale questione è complicata dalla storia delle relazioni internazionali (la Risoluzione ONU 2758 del 1971 riguarda la rappresentanza della Cina all’ONU) e dalle pressioni diplomatiche di Pechino. Questa risoluzione, riconosce la Repubblica Popolare Cinese e non nomina esplicitamente Taiwan come suo rappresentante. Per Taipei ogni esclusione è percepita come discriminazione. Ad ogni modo, diversi osservatori e governi sostengono che la cooperazione sanitaria e tecnica dovrebbe prevalere sulle barriere politiche.
Una Taiwan più vicina ad Italia ed Europa
L’intento di questo breve paper è stato quello di evidenziare quanto Taiwan sia importante per l’Italia, e più in generale per l’Europa. Essa rappresenta un caso di democrazia difesa dalle pressioni esterne costanti da parte della Cina, una ricchezza culturale concreta e una potenza tecnologica che può contribuire alla sicurezza economica.
La democrazia taiwanese si fonda su una solida partecipazione elettorale, un vivace pluralismo mediatico e istituzioni funzionanti, caratteristiche che la rendono un unicum nell’area asiatica. Tuttavia, Taiwan non è esente da sfide: la polarizzazione politica interna, le campagne di disinformazione e la costante pressione geopolitica esterna richiedono un impegno continuo per il consolidamento istituzionale e un sostegno internazionale forte. Secondo diversi report, Taiwan si conferma tra le democrazie più solide dell’Asia, pur restando esposta a rischi sia interni sia esterni che ne mettono alla prova la resilienza, come la pressione esercitata dalla Cina.
La democratica Taiwan può infine rappresentare un esempio prezioso per i Paesi europei su come resistere alla disinformazione, rafforzare la partecipazione democratica e dialogare efficacemente con il resto del mondo attraverso scambi culturali, sociali ed economici, specie in un contesto storico attuale in cui le autocrazie cercano di dividere e indebolire i sistemi democratici.
Riferimenti bibliografici
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Rossi Emanuele “Anche l’Italia può aiutare a includere Taiwan nell’ONU. Parla l’amb. Tsai.”, Formiche, 18 settembre 2024, disponibile qui: https://formiche.net/2024/09/anche-litalia-puo-aiutare-a-includere-taiwan-nellonu-parla-tsai/
Taiwan Center for Mandarin Learning (TCML). “Associazione Culturale Taiwanesi in Italia | TCML.” Per approfondire si veda: https://taiwancenter.taiwan-world.net/index
Tsai, Vincent Y. C. “L’Italia può supportare l’identità di Taiwan. Parla l’amb. Tsai.” Formiche, 20 August 2025. https://formiche.net/2025/08/italia-puo-supportare-identita-di-taiwan-parla-tsai/
Tsai, Vincent Y. C. “Perché un accordo di partenariato economico tra Ue e Taiwan serve all’Italia.” Formiche, 17 March 2024, disponibile qui: https://formiche.net/2024/03/perche-un-accordo-di-partenariato-economico-tra-ue-e-taiwan-serve-allitalia-scrive-tsai/
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